21 marzo / 3 aprile 2022, Domenica.
Domenica 4a del Grande digiuno. Tono 8°. Giorno di digiuno.
Del ven. Giovanni Climaco, igùmeno del Sinai (celebrazione mobile della 4a Domenica del Grande Digiuno). Del ven. Giacomo, conf., vesc. di Catania in Sicilia (VIII-IX). Dello ieromart. Vladimir Vvedenskij, presbitero (1931). Del ven. Serafino di Vyritsa (1949) 1 . Dello ierarca Cirillo, vescovo di Catania (I-II). Dello ierarca Tommaso, patriarca di Costantinopoli (610). Del ven. Pacomio di Nerekhta.
Apostolo: Ebrei 6:13–20
13 Quando infatti Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per uno superiore a sé, giurò per se stesso, 14 dicendo: Ti benedirò e ti moltiplicherò molto. 15 Così, avendo perseverato, Abramo conseguì la promessa. 16 Gli uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine ad ogni controversia. 17 Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l`irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento 18 perché grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio mentisca, noi che abbiamo cercato rifugio in lui avessimo un grande incoraggiamento nell`afferrarci saldamente alla speranza che ci è stata offerta. 19 In essa infatti noi abbiamo come un`àncora della nostra vita, sicura e salda, la quale penetra fin nell`interno del velo del santuario, 20 dove Gesù è entrato per noi come precursore, essendo divenuto sommo sacerdote per sempre alla maniera di Melchìsedek.
Vangelo: Мarco 9:17–31
17 Gli rispose uno della folla: “Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. 18Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti”. 19 Egli allora in risposta, disse loro: “O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me”. 20 E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando. 21 Gesù interrogò il padre: “Da quanto tempo gli accade questo?”. Ed egli rispose: “Dall`infanzia; 22 anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell`acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci”. 23 Gesù gli disse: “Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede”.24 Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: “Credo, aiutami nella mia incredulità”. 25Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: “Spirito muto e sordo, io te l`ordino, esci da lui e non vi rientrare più”. 26 E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: “E` morto”. 27 Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi. 28Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: “Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?”. 29 Ed egli disse loro: “Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera”.
30 Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31 Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: “Il Figlio dell`uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà”.